lunedì 24 dicembre 2012

#music - How to be a heartbreaker

C'è chi ha bisogno di istruzioni per essere una heartbreaker e chi, invece, lo è di natura.
Il mio è il secondo caso, ma non lo faccio con cattiveria. E ci sto pure male. Ma un cuore spezzato dopo un po' guarisce, ne sono sicura. Una stronza di natura perde il pelo, ma non il vizio, e si fa male da sola.
Buon Natale.

domenica 25 novembre 2012

#solocosebelle - Elisabetta Franchi


Ciao Elisabetta Franchi, sono Giulia. Ti scrivo per chiederti un favore: dovresti regalarmi tutti i capi stupenderrimi che vedi qua sotto.

Immagini prese dal Digital Shop ELISABETTA FRANCHI

Porto la 38, per il cappottino oserei una 40 nel caso mi stesse stretto di spalle, e 39 di scarpe, ma capita che mi stia anche il 38. L'ammontare è di 2098€, ma pensa all'investimento che stai facendo: innanzitutto io sarei contenta perché avrei qualcosa da mettere per guardarmi allo specchio e fare le foto da mettere su Twitter e -meglio ancora!- Instagram nei momenti in cui l'autostima raggiunge livelli indecenti e poi ti farei un casino di pubblicità, loggiuro.
“Oddio sei una figa pazzesca con questo abitino color cipria! Lo voglio anch'io!”
“Elisabetta Franchi. Se non lo compri finirai all'inferno nel girone di quelle con le bretelline del reggiseno a vista.”
Il girone delle bretelline a vista, insieme a quello dei collant color carne, è talmente terribile che Dante non ha avuto il coraggio di entrarci neanche per amor di cronaca. Sarà una strategia pubblicitaria pazzesca, altro che quelle modelle bellissime con le gambe lunghissime e con i capelli fluenti della adv. Ascolta Giulia, Elisabetta, e non te ne pentirai.

Okay, scherzo. Cioè no, non scherzo, se Elisabetta Franchi volesse gentilmente regalarmi tutto ciò che mi piace non direi mica di no (sono onesta, eh. Materialista, avida e onesta.), ma...oddio, leggete tra le righe e provate a comprendere il concetto che non sono in grado di spiegare verbalmente. Capitemi, sono scema.

Oggi ho accompagnato i miei a un giretto di shopping dell'ultimo minuto e, gironzolando qua e là, ho notato lo stand di Elisabetta Franchi. Ho iniziato a sbavare come un labrador perché ho trovato gli abitini che mi piacerebbe indossare nelle occasioni in cui ci si mette in tiro tipo matrimoni, battesimi, lauree, dottorati, festini pre e post 21 dicembre: vestitini aderenti rosa cipria, neri, bianchi, gonnelline con le ruches. Vado matta per tutte queste cose.
Ne ho provato uno, quello rosa cipria con le ruches (che esiste anche in nero), e devo dire che, dopo aver capito come infilarlo (caliamo un piumone pietoso, sono proprio scema), mi sono sentita discretamente...bella.
Avete presente quando trovate un abito che sembra fatto su misura per voi? Ecco, così.
Evito di pubblicare qua le impietose foto del vestito abbinato a collant* neri e biker boot** giusto perché non renderebbero giustizia, ma le potete trovare su twitter (tatatà pubblicità!) tra i vari sproloqui.

Chiudo qua, vista l'ora tarda, ma ribadisco: Elisabetta, io sono qui e anche se non scrivo spesso sul blog controllo la mail tutti i giorni più volte al giorno dal cellulare. La mail è quella lì in alto a sinistra.
Giulia

* Ho imparato che i collant sono da indossare per ogni uscita del sabato pomeriggio, sia mai che si trovino delle belle scarpe da provare. Il calzino non si adatta a determinati eventi casuali.
** Indosso ancora i biker boot comprati l'anno scorso nonostante siano out che più out non si può perché non mi piegherò alla tristezza delle babbucce da Briatore, altrimenti note come slipper. Mio nonno usa ciabatte da casa uguali.

lunedì 24 settembre 2012

#me - Pesciolini ripescati

Non mi avevano preso in Architettura e, devo dirlo, ci ero rimasta male. Ci ero rimasta male perché volevo fare quello e non essere presa poteva solo significare che non mi ero impegnata abbastanza (cosa vera, tra l’altro). Un fallimento, ecco. I fallimenti non piacciono a nessuno, neanche a quegli stoici che l’importante è partecipare, ve lo giuro.
Ma il mare è pieno di pesciolini e io sono stata ripescata.
Domani avrò un po’ da correre tra la facoltà di Ingegneria dove sono già immatricolata per farmi smatricolare (LOL) in modo da poter fare l’immatricolazione online per Architettura. Poi l’8 ottobre iniziano le lezioni e l’orario è pesante, sì, ma c’è un motivo per cui decido di impegnarmi e dare il meglio di me, io che sono la pigrizia fatta persona e che non riesco a mantenere la concentrazione per più di cinque minuti.
Inzomma, sono felice :3


giovedì 20 settembre 2012

#solocosebelle - Natalie Portman pour Miss Dior Chérie


Non è l’abito di Dior a rendere bella Natalie Portman. Natalie Portman non ha una taglia di abiti perché sono gli abiti che sembrano nascere appositamente per lei.
E poi Natalie ha un sorriso che ti fa venire voglia di abbracciarla (e di baciarla).

lunedì 17 settembre 2012

#shopping - Miista shoes


La vita è troppo breve per comprare scarpe che tua madre approverebbe.
#1

sabato 8 settembre 2012

#me - Fattene una ragione

Me lo scrivo perché metterlo nero su bianco significa concretizzarlo e io ho bisogno di concretizzare.
Giù, non sei brava, non sai fare un cazzo, non sei meglio di nessuno. Fattene una ragione. Non diventerai miliardaria entro i 25 anni. Forse non sarai nulla per il resto della vita e sarai soltanto una tra i tanti. Fattene una ragione, Giù, perché non si vive di illusioni e di progetti campati in aria senza una base.
Senza una base una casa crolla, dovresti saperlo, no?

sabato 25 agosto 2012

#music - Mountain Sound


Alone we travelled on
With nothing but a shadow
We fled, far away

Voglia di scappare.

domenica 19 agosto 2012

#troppecoseinunsolopost - Carne, pesce od omogenizzato di frutta


Un giorno mi alzo e vorrei vestirmi solo di nero, taglio minimal e broncio perenne sul viso.
Un altro giorno apro gli occhi e vorrei indossare vestitini rosa cipria, parigine intrecciate di lana color avorio e stivaletti.
Un altro giorno ancora e il mio pensiero la mattina è che maglietta a maniche corte/canottiera con jeans e All Star siano il massimo della vita.
Poi arrivo davanti allo specchio e noto che i capelli fanno schifo (mai visto una persona con i capelli informi quanto i miei, lo giuro), che i baffi li ho tolti l’altro giorno e sono di nuovo lì, non si sa come né perché, che le sopracciglia sono okay, ma c’è qualcosa che non va sempre e comunque. Per non parlare dei peli. Mannaggia a me che ho passato anni a farmi il rasoio, deficiente che non sono altro: per i primi tempi i peli ricrescono velocemente (a me nel giro di meno di una settimana. Potrete perdonarmi se apro bocca e il calendario di Padre Pio cade dal chiodino?).
Quando sento dire che chi pensa unicamente all’aspetto fisico è vanitoso e superficiale non mi trovo d’accordo.
Vestirsi non significa solo coprire il proprio corpo. Io dico che mi vesto unicamente per non uscire nuda, ma in realtà scherzo. Anche attraverso i vestiti è possibile esprimere la propria personalità: avete mai visto una persona timida indossare un abito sgargiante e vistoso?
Non ho ancora capito se sono carne, pesce od omogenizzato di frutta e ciò mi da tremendamente fastidio perché non mi sento in ordine. Qualunque cosa mi metta addosso mi sento sempre fuori luogo, inadatta alla situazione e all’ambiente in cui mi trovo. Forse l’unica volta che mi sono sentita figa è stato alla festa di compleanno di mia mamma, quando indossavo la mia bellissima gonna a fiori e le mie scarpette rosse (ma la più bella era la mia mamma, con il suo vestito rosso col fiocco di Moschino Cheap&Chic). Ero a posto, stavo bene. Gli altri giorni, però, non è così.
Voglio capire quali sono i mattoncini Lego che mi compongono, di che colore sono, qual è la loro dimensione. Se hai consapevolezza di te stesso cammini tranquillamente per strada senza evitare a tutti i costi di passare in un punto affollato di gaggi per paura di sentire urla, fischi, prese per il culo (sperimentato e no, non mi è piaciuto).
Ovviamente le crisi isteriche fanno parte del pacchetto. A me l’isteria aumenta (io sono sempre isterica, quindi mi può solo aumentare) quando devo uscire: mi sento letteralmente una merda ed esco di cattivo umore. Il mio ragazzo mi dice che non mi devo preoccupare, che mi faccio troppi problemi, che lui mica se ne accorge se lo smalto è messo a cazzo di cane. E lì io mi arrabbio. Mi arrabbio perché non mi trucco per lui, non mi vesto per lui, non mi pettino per lui. Lo faccio per me. Bisogna farlo per se stessi. Non ti puoi impalcare come la Cappella Sistina (cit.) per gli altri, non ti puoi adeguare a degli standard. Fosse così spenderei 250€ per un paio di Hogan (bleah!) e mi farei venire il gomito del tennista per portare un bauletto Vuitton al braccio. Vivrei felice, serena e con i calzini bianchi che spuntano dalle scarpe ortopediche perché così si vestono tutte, così sono considerate bone tutte. Anche no, grazie. (Nulla contro chi si veste così, eh, anzi: vuol dire che loro si sentono bene così.)
Mi va bene pure essere l’omogenizzato alla pera, davvero. Voglio solo essere coerente con me stessa. Tutte le mattine voglio svegliarmi e sapere esattamente cosa mettermi.

martedì 24 luglio 2012

#help - MacBook Pro


MacBook Pro
Sì o no?
Pro e contro?
Differenza con un Windows?
Vale il suo prezzo?
Rimarrà con me finché non diventerò una vecchietta decrepita?
Mi farà saltare i nervi?
Mi cuocerà la pasta?
A voi la parola, ditemi tutto e di più ;D

(x - x)

giovedì 12 luglio 2012

#argh - La storia della mia vita


Arrivi, lo vedi e ti piace. Non è la solita pacchianata fluo o con stampe onomatopeiche di gattini e animali random e, cosa da non dimenticare, non costa uno sproposito. Collezione basic, a fascia (è estate e con i vestitini e le canottiere non ti vorrai mettere i reggiseni con le bretelline che fanno capolino? O peggio ancora, non ti vorrai mettere quegli orrori di top con il reggiseno che mostra non solo le bretelle, ma pure il triangolino di congiunzione tra la bretella e la coppa?), tessuto che non prude. Non è neanche molto imbottito, come piace a te, perché avrai pure le tette piccole, ma il reggiseno mooolto imbottito, credimi, ti fa sembrare ridicola.
“Lo provo.”
Entri nel camerino, ti incasini con la borsa perché non c’è uno straccio di sgabello e quindi devi appendere tutto su uno dei due gancetti (se ci sono i gancetti, eh) e toglierti la maglietta e il reggiseno.
Ecco, l’hai agganciato. Non ci sono vuoti tra il tuo corpo e la coppa (“NON HO LE TETTE COSì PICCOLEEE! MUAHAHAHUAHAUHA!”), ma poi controlli la fascia e non stringe. Se non stringe neanche un po’, ma ti va giusta, non va bene perché nei momenti meno opportuni inizierà a spostarsi e tu dovrai fare le acrobazie per sistemarlo. Ovviamente sembrerai una scimmia che si gratta e quindi perderai tutta l’autostima che avevi guadagnato uscendo dall’estetista senza peli e mettendo il vestito nuovo superfigo.
La storia della mia vita.
(Devo per forza mettere le canottiere con i reggiseni anche se la canottiera non copre le bretelline del reggiseno. E vi lascio immaginare il risultato con le canottiere bianche, visto che non ho neanche un reggiseno bianco, ma solo fantasia. Okay che c’ho diciotto anni e posso osare, ma non voglio sembrare cretina.)

lunedì 9 luglio 2012

#me - Risparmiare per la seta

È come chiederti se vuoi indossare soltanto la seta o se ai saldi punti unicamente ai vestitini in poliestere di Zara. Vorresti la seta, ma il poliestere a 19,99 ti va bene, lo indossi spesso, è comodo. Non ci pensi più di tanto, vedi, compri e passa la paura.
Ora che il tempo c'è la mia testa può pensare a tutto ciò senza farlo per evadere dagli studi di funzione, dalle simulazioni, da "Freud non è male, me lo ricordo bene perché ho seguito. Se proprio devo do solo una lettura".
La seta è nelle mani di chi se la drappeggia addosso così bene che può permettersi di sentirsi una spanna sopra gli altri. La seta può, il poliestere fa lo spiritoso con "Io può! haha!".
La seta è liscia al tatto perché ha delle certezze che fanno sì che la vita, nei limiti del possibile -anche questa è una certezza della seta-, vada così come ha deciso stamattina,  quando ha messo piede fuori dal letto. Il poliestere è invitante, ma al tocco è un po' strano, non convince più di tanto, è un tessuto sintetico che produce pieghe innaturali e si sgualcisce subito: il poliestere non ha certezze, non ha ben capito se crede in Dio o se è il suo fanclub a fargli un po' impressione, non sa da che punto iniziare per smettere di mangiare animali morti perché l'ha sempre fatto e ora francamente mmm il libero arbitrio sconvolge un po' un regime alimentare, ha qualche problema con la coerenza e le giustificazioni a tanti commenti cattivi su tutto e tutti -TUTTI TUTTI TUTTI- sembrano sempre plausibili MA. Il poliestere ti convince una volta per una cresima tra due giorni, lo abbini con quelle scarpe che hai da un po', mai messe, e poi non ti convince più, o non hai più occasioni. Costa poco anche a prezzo pieno, per una volta si può fare.
La seta sui tacchi cammina, il poliestere arranca perché non ci è abituato. Il poliestere nasce per essere a buon mercato, mica è destinato a pochi ma buoni.
La seta trova il modo di aggirare il punto e virgola e organizzare la frase in un altro modo, il poliestere fa la morale sull'uso della virgola, ma al punto e virgola, dopo anni, cerca ancora di interpretare la spiegazione della maestra alle elementari.

Però non ho capito se vale la pena risparmiare per la seta.

mercoledì 4 luglio 2012

venerdì 8 giugno 2012

Quasi #boom - Prepararsi psicologicamente


8 giugno.
Il vero #boom balordo sarà domani, ma io mi preparo psicologicamente con un giorno di anticipo, perché l’ultimissimo giorno di scuola, dopo tredici anni di scuola (ma io ne considererei solo dieci, visto che i tre anni delle medie sono stati merda allo stato puro), mi fa un effetto stranissimo.
Il 20 giugno, poi, sarà un #boom balordissimo.
Il giorno dell’orale ci sarà un #boom che sentirete fino a casa vostra, che abitiate in una bidda sperdia dell’interland cagliaritano o dall’altra parte del mondo.

domenica 27 maggio 2012

#me - Metterlo per iscritto è terapeutico

La vita non mi sta andando granché bene.
Sono fottutamente egoista e voglio bene solo a me stessa. Ho passato anni a essere invisibile per gli altri e di conseguenza per me stessa. Ora sto facendo pagare le conseguenze agli altri.
Do molta importanza alla scuola.
Sono un po’ presuntuosa perché ammetto di raggiungere dei risultati se mi impegno.
Ho la lacrimuccia facile. Mooolto facile.
Odio non avere un libretto di istruzioni: sarebbe molto più facile sapere come ci si deve comportare in determinate situazioni o, meglio ancora, come non crearle proprio.
Sono stronza e una parola cattiva ce l’ho per tutti, da chi mi sta sulle palle a chi mi ama.
Amo follemente i pinguini.
Se invidio qualcuno non lo critico: che senso ha fare come la volpe con l’uva? (Quando scrivo su twitter che quelle con i capelli lisci e morbidi devono essere delle stronze, infatti, scherzo).
Sono contraria alla pena di morte.
Ho paura del buio e dei coltelli puntati addosso.
Raramente esco di casa senza smalto.
Voglio studiare architettura ad Alghero, ma ho paura di non essere presa (ne prendono 25…) e di rimanere senza fare nulla per un anno.
Credo che la bellezza sia uno dei concetti più soggettivi esistenti. Una ragazza può essere bella per dei canoni quasi universali, ma molto spesso trovo queste ragazze belle e basta, senza niente che mi intrighi.
Riconosco i miei limiti e molto spesso mi dico che punto troppo in alto. E contraddico uno dei punti più su, dove dico di essere presuntuosa. Vado a momenti.
Sono incoerente e cambio idea molto spesso.
Odio i Soliti Idioti.

sabato 19 maggio 2012

#solocosebelle - I capelli di Lauren Conrad

Ehi Lauren Conrad, sappi che ti odio. Ti odio perché sei una figa pazzesca e hai i capelli più belli del mondo.


domenica 13 maggio 2012

#me - La mia mamma


Come tutti, la mia mamma ha dei difetti: mi chiama con i nomi più svariati e ha un caratterino niente male, tanto che combatterci ogni volta è dura. Ma la mia mamma ha molti più pregi: tra tutti i nomi e nomignoli con cui mi chiama, sa che Giuli e Giulietta non li deve usare perché non mi piacciono; il suo carattere è tanto duro quanto forte, e nonostante tutto ha affrontato tanti problemi con forza e coraggio, come solo una mamma riesce a fare; è la cuoca migliore del mondo, che cucina la pasta ai gamberi per il resto della famiglia anche se lei, appassionata di crostacei, da un paio di anni è allergica e non li può praticamente neanche toccare. Le sue torte, poi, non hanno mai trovato nessuno che abbia detto “Non mi piace”.
Io voglio bene alla mia mamma, pure quando mi fa arrabbiare e c’ha le palle girate

sabato 5 maggio 2012

#me - "Di cosa vuole parlarci il candidato?" Paura a priori.


La cosa che più mi spaventa dell’esame di stato (o maturità, chiamatelo come cacchio vi pare) è il fatto che è il primo vero esame che mi ritroverò ad affrontare.
Di cosa vuole parlarci il candidato?”
La mia tesina sarà su quell’argomento tanto banale, tanto “lo fanno tutti” che non porta più nessuno: l’antisemitismo. Titolo: Se questo è un uomo – La vittima e il carnefice. Niente immagini, perché mostrare le immagini degli ebrei smunti, ridotti a muoversi per inerzia, senza luce negli occhi è facile, ma io voglio descrivere l’orrore del pensiero nazista. Certi orrori si comprendono anche solo dalle parole. Il Mein Kampf è un orrore verbale, prima che pratico. Eugenetica. Decidere chi ha diritto di vivere e chi deve morire. Il testo di  riferimento, come si può intuire dal titolo, è “Se questo è un uomo” di Primo Levi.
Il mio biglietto di presentazione per la mezz’ora più lunga della mia vita.
Mi chiedono di diventare adulta, di mostrare la mia maturità, il frutto di cinque anni di liceo scientifico.
Io ai compiti di matematica faccio davvero 2+2 con la calcolatrice per essere sicura di non sbagliare.

Paura a priori.

(Tornerò non so quando con un post frivolo su Lana del Rey, le sue unghie, il suo cd e i suoi fiori trai capelli e su tante altre cose che cancelleranno con un colpo di spugna la vaga impressione di serietà  che questo post può aver lasciato in qualche lettore occasionale. Lo giuro.)

giovedì 26 aprile 2012

#magicamente - Serpeverde

BolideFenice16392, nel caso non abbiate nulla da fare.


Sono stupita perché mai me lo sarei immaginato. Ma comprendo perché il Cappello Parlante mi abbia smistato nella nobile casa di Salazar Serpeverde: sono l'erede del Signore Oscuro e non fallirò dove il mio Maestro ha fallito.
("Tsk. Io sono l'erede del Signore Oscuro."
"si, mommotti <3"
Non posso chiedere sostegno morale a un fidanzato Grifondoro.)

P.S.: Julio fa molto schifo come nome per un Barbagianni?

mercoledì 25 aprile 2012

#me - Random

Ogni tanto scrivo cazzate. Molto spesso le dico e molto spesso è un eufemismo.
Raramente parlo di cose serie e quando lo faccio perdo il filo del discorso (probabilmente alla fine di un discorso nego con fervore l’affermazione con cui ho iniziato il mio monologo).
Non rileggo i temi prima di consegnarli. Non l’ho mai fatto e credo che non lo farò neanche alla maturità, perché non mi piace quello che scrivo.
Mi ritengo più intelligente di tanti altri per una serie di motivi. Non è vanità, è che gli altri sono stupidi.
Non è bellissima la mia nuova cover? È un panda

Tò, momento pubblicità: sono su Instagram (qui) e ogni tanto carico foto. Se vedete le mie e vi spaventate non vi consiglio di seguirmi.


domenica 22 aprile 2012

#shopping - Feet on the clouds

1. Sam Edelman, $149,99 XXX
2. See by Chloè, €279,00 XXX
3. Bata, €39,90 XXX
4. Melissa, €96,80 XXX
5. Vivienne Westwood Anglomania - Melissa, €169,00 XXX
6. Sigerson Morrison, €295,00 XXX

mercoledì 18 aprile 2012

#shopping - Boyfriend

1 Maglietta teschio, 19,95 euro, Zara 
Baggy jeans, 39,95 euro, Zara
Ballerina stampata, 19,95 euro, Zara
Borsa, 74,00 £, The Cambridge Satchel Company








2 Canottiera, 325,00 euro, Lanvin
Jeans boyfriend bleach, 39,95 euro, Zara
Scarpe nere, 279,00 euro, See by Chloè
Scarpe rosa, 295,00 euro, Sigerson Morrison
Borsa, 1,585 euro, Proenza Schouler







3 Camicia, 189.20 euro, Jeunesse
Jeans alle caviglie, 39,95 euro, Zara
Francesine, 355,00 euro, Giacomorelli
Borsa, 345,00 euro, Moschino Cheap and Chic

lunedì 9 aprile 2012

#shopping - You can leave your hat on


Io e American Apparel non andiamo tanto d’accordo: ‘sto stile anni ’80-’90 brutto brutto brutto mica mi piace tanto. Diciamo che non mi ci vestirei mai in total look, ecco. I loro negozi, poi, son veramente brutti: sembrano quei negozi di abbigliamento all’ingrosso che non ispirano fiducia manco a essere disperati (giuro! L’ho visto a Brighton con i miei stessi occhi).  Però ogni tanto un occhio sul sito ce lo butto e devo dire che, tra le ascelle depilate alla cazzo di cane delle modelle –BURP!- e le sopracciglia di Denni di Chic Muse (santiddio Denni, vai al brow bar della Benefit, ti prego! Quelle specie di cespugli fanno pietà!), qualcosa di carino si trova. Al momento ho trovato solo il body in diverse varianti, ma mi sembra un buon inizio.
Non sono proprio roba da tutti i giorni –e magari vanno indossati, perlomeno quelli in pizzo, con dei reggiseni sotto-, però mi piacciono. Li voglio. 46/47 €.
(Sono graditi anche un paio di pantaloni o una gonna, altrimenti... "E quella lì che ci fa a culo fuori?" Come dice mia mamma :D)

domenica 1 aprile 2012

#shopping - Ma non ti sembra un po’ troppo corta?

Ammetto che mia mamma mi ha posto questa più che retorica domanda una volta sola, giusto perché non ho la passione per lo scosciato volgare e non indosso spesso le gonne. (Comunque aveva ragione. Ed ero vestita di merda. Non doveva farmi uscire di casa, ecco.)
Oggi parlo di gonne. La scuola mi sta risucchiando la linfa vitale con risultati non eccellenti (okay, più che sufficiente, ma gradirei qualcosa di più della sufficienza piena. Sì, ci tengo ad andare bene a scuola e se non prendo 8 –specie quando ho studiato fino a rincoglionirmi- mi arrabbio e pure parecchio. Ma vabbè.) e quindi ho bisogno di dedicarmi a qualcosa di frivolo.
Adoro le gonne, specie d’estate. L’anno scorso ne ho preso una a fiori che mi ha fatto fare una discreta figura al compleanno di mia mamma. Lo posso dire che ero figa anche se avevo i capelli gonfi per l’umidità? Ero figa. Gonna a fiori e scarpette rosse. Un fiorellino. Bona. Figa. Autostima alle stelle.
Momento autocelebrativo finito, lo giuro (non voglio diventare la Ferragni! Brrr!).
Tutte le gonne che mi piacciono le trovo da Zara: sono un po’ monotona, è vero, però è l’unico negozio dove riesco sempre e comunque a trovare qualcosa che mi piace, che sia una e una sola. La qualità non è eccelsa, ma finora io mi sono trovata bene con tutto e ho diverse cose da anni ancora in perfetto stato, tra cui i miei jeans preferiti.
Zuzzurellando sul sito as usual ho trovato delle cose molto interessanti:

27,95€ - CLICK!
Stampa a fiori su nero. Mi è piaciuta alla prima occhiata, ma quei fiori potrebbero farmi incappare nell’effetto tappezzeria. Rischiosa, ma un pensierino serio ce lo farei.





39,95€ - CLICK!
Ora che la riguardo non capisco perché l’ho inserita nella lista. Forse per la forma e per il fatto che è di un colore chiaro. La stampa non mi piace. Son scema, me lo dico da sola perché è evidente.





39,95€ - CLICK!
Stessa forma della precedente ma tinta unita nera. È parecchio corta, ma prediligo le lunghezze all’incirca a metà coscia perché innanzitutto non mi piacciono le gonne più lunghe (non so se avete presente le gonne di jeans sotto il ginocchio…al solo pensiero ho i brividi) e poi perché trovo slancino la gamba anche se non si indossano scarpe particolarmente alte. Tutto questo nei limiti della decenza, perché mi fanno altrettanto ribrezzo le miniminiminigonne di jeans indossate giusto per fare scena quando in realtà si vede il buco nero che certe ragazze si trovano tra le gambe. Mi piace solamente la variante in nero, le altre tonalità le tolgono tutte quella austerità che la caratterizza.

29,95€ - CLICK!
Assolutamente la mia preferita tra tutte: forma perfetta a tulipano (come la sopracitata che mi ha fatto fare bella figura), bellissimi disegni e bella in generale. Squadra che vince non si cambia. Se sembra un po’ troppo seria la si può sdrammatizzare con un top di una bella tonalità accesa, oppure rimanere sul nero e sembrare delle fighe senza se e ma.



29,95€ - CLICK!
È da un po’ che cerco una gonna così: corta ma non troppo, un po’ rock’n’roll. Niente di particolare, per carità, però mi sembra adatta a quelle giornate in cui non si sa cosa mettersi e non si vuole sembrare troppo tirate.





69,95€ - CLICK!
Frange di pelle. Quando metterla? Bo, forse in occasione di una festa in qualche locale un po’ fighetto. Non mi conviene prenderla, visto che non frequento locali fighetti. E poi la pelle non è proprio un materiale freschissimo…bo. Mi piace ma bo.




79,95€ - CLICK!
Questa l’ho vista da un bel po’ e mi è piaciuta subito, tanto che ci avevo fatto un pensierino per il periodo di Natale prima di vedere il prezzo, decisamente troppo alto per una gonna di Zara. Magari le pailettes sono state cucite a mano dai topini di Cenerentola, chi lo sa?, sta di fatto che 79 euro mi erano parsi decisamente troppi e lo sono tuttora, ma la gonna mi piace. Da usare con cautela onde evitare lo sparkle da Edward Cullen, su questo non ci sono dubbi. La cosa che mi sembra strana e che l’abbiano riproposta a prezzo pieno quando in genere dopo un paio di mesi Zara ritira gli articoli: forse perché l’ha indossata Andy di Style Scrapbook e ha avuto successo? A volte proprio non capisco la politica di Zara. Vabbè, comunque se volessi fare una follia la prenderei (ma la metterei solo a Natale).

martedì 20 marzo 2012

#me - Sono tutti pazzi

Ieri gli operai stavano montando i mobili del bagno e io, con papà, ero lì vigile a controllare come stavano procedendo. Papà, giusto per fare conversazione, dice a uno degli operai: “Sai, Giulia vorrebbe fare architettura. Voi avete a che fare con gli architetti?”
“Sì. Sono tutti pazzi. Qualcuno normale c’è, ma sono pochi. Gli altri sono tutti pazzi.”
Voglio fare la pazza.

lunedì 12 marzo 2012

#me - I dubbi sono tanti, le paure anche di più

100 giorni alla maturità, tesina non ancora iniziata e mani in testa per strapparmi i capelli. Università, “dopo i test di ammissione voglio assolutamente fare un viaggio, magari a Londra”, “ma non mi prendono all'università, andrò a fare la barbona”. “Se mi prendono ad Alghero mi dovrò trovare qualche lavoretto, non posso dipendere dai miei”, Alghero è una distanza relativa che credo di poter affrontare, più vicina del continente (i sardi la penisola la chiamano così) a casa. “Ale! Guarda questo libro di architettura! È enorme! È bellissimo! Un giorno li scriverò io questi libri, e li venderò a 30 euro l'uno pure se c'hanno solo trenta pagine. Un euro l'una.”.

Quando riuscirò a...bo, trovare il tempo? Finire di studiare e mettermi seriamente al pc? Trovare un mouse?... scriverò un post su un negozio online che non spedisce in Italia (straaano!) ma che mi piace parecchio.

sabato 3 marzo 2012

#me - Non sono adatta

Non sono adatta a ciò che desidero. Voglio essere qualcosa troppo fuori dalle mie corde, da ciò che sono sempre stata. Non credo potrò essere tutto se non sono mai stata niente.
Non sono figa, non ho dei bei capelli, non sono fotogenica, non mi so truccare, non mi abituerò mai a camminare sui tacchi e non dirò mai cose davvero intelligenti. Ho tanto, ma a volte mi dico che mi sono abbandonata agli eventi, alle persone perché era l’unica soluzione, perché altrimenti sarei rimasta sola.
Ci provo. Giuro, ci provo. È che non mi viene bene.
Spero sempre che avvenga qualcosa che mi faccia cambiare tutta d’un colpo, che mi faccia essere ciò che desidero. Qualcosa che mi scombussoli tutto.
Non capisco se mi devo far bastare ciò che ho e limare alcune piccole cose o se debba tentare il colpaccio rischiando di ritrovarmi punto e a capo o forse anche prima del punto e a capo.
Mai che il mio boyfriend sia puntuale, il sabato. Ogni volta che ho tempo inizio a pensare. E se penso son cazzi amari, perché mi vengono in mente pensieri fin troppo oggettivi che purtroppo vorrei non avere…

domenica 26 febbraio 2012

#shopping - Il sacro Graal (delle scarpe)


Le ho trovate. LE HO TROVATEEE! Muahuahauhauahua! (immaginatevi la risata malefica da cattivo Disney)
Finalmente.
Avete presente quando cercate intenzionalmente le cose nei soliti posti e poi le trovate per purissimo caso dove meno vi aspettavate? Ecco, è il mio caso. (E le ho pure pagate una fesseria perché erano scontate del 70%.)
Ho trovato le scarpe esattamente come le desideravo, che mi stanno (essì, perché ho problemi a trovare scarpe che non siano AllStar o simili…) e a un prezzo fantastico.
Ora non mi resta che troncarmi l’osso del collo :D 

giovedì 23 febbraio 2012

#shopping - Jeffrey Campbell

“[…] sono la cosa più brutta esistente al mondo, deformanti e sgraziate. Posso capire l’innovazione, la forma strana, ma…NO. Puoi metterle con qualsiasi cosa, ma continueranno a imbruttire qualsiasi capo in qualsiasi contesto. […] le persone si innamorano della fama, non della bellezza. Mah.” (Aspettando l'inverno...)
Parlavo così cinque mesi fa. Non è che abbia cambiato idea: brutte son brutte forte, eh.
Però…beh, ecco, mettiamola così: quando mi ritrovo continuamente davanti (in questo caso su Tumblr, patria dello stile americano molto cool o scietti figo, come dico io hahaha!) qualcosa che non mi piace, dopo un po’ cambio idea. Riesco a inserirlo in tutto il resto, contestualizzarlo in qualche modo e attribuirgli il suo perché. Le Lita (sì, perché al momento sono riuscita a dare un perché solo alle Lita –e neanche tutti i modelli-. Le altre continuano a farmi schifo. Aspettatevi altri post del genere in cui mi rimangio ciò che dico, ovviamente :D) hanno trovato il loro perché, nella mia testa.

domenica 19 febbraio 2012

#makeup - Me vs. Make Up: Eyeliner


Come metto l’eyeliner io…

…e come lo mettono loro, le tipe fighe delle foto di Tumblr.


Notate qualche differenza?
Mi manca assolutamente la manualità. Non ci riesco proprio. Se (sì, se, perché quasi mai succede) su un occhio mi esce una linea perfetta, sull’altro mi uscirà una schifezza assolutamente diversa. E allora inizia il circolo vizioso del provo-a-sistemare-l’altro-occhio…
Ho l’eyeliner perfetto, nero lucidissimo, però non lo so usare. È proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane…
Finisce sempre che l’eyeliner lo tolgo e metto solo il mascara. Aiutatemi, voglio anch’io l’occhio felino à la Brigitte Bardot!

(Ma quanto è bello l’eyeliner dorato? ♥)

domenica 5 febbraio 2012

#shopping - Black shoes

                             

In questi giorni ho potuto riposarmi un po' e ne ho approfittato per soddisfare la mia insaziabile fame di scarpe. Però non ho comprato niente, ho solo guardato, eh. Purtroppo, ovviamente. Sto aspettando di accumulare qualche capitale per vincere la mia paura da scarpe prese online. Non ho scarpe alte con cui fare un confronto, ho il terrore di ritrovarmi scarpe o troppo grandi o troppo piccole. Non è che qualcuno ha acquistato su Nelly e può aiutarmi con la vestibilità?
Ah, Nelly.com. Gran bel sito. Me ne sto innamorando, perlomeno per le scarpe <3 I prezzi sono ottimi e la scarpe sono molto simili a modelli famosi. ME GUSTA! Hahaha!

giovedì 2 febbraio 2012

#shopping - Feeling secretly sexy because you're wearing pretty undies

Capitano quelle giornate no, quando ci si sveglia col brufolo in mezzo alla fronte che ci rovina l'autostima e la giornata...l'unica soluzione è l'intimo.
1♥ // 2♥ //3♥ // 4♥

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domenica 1 gennaio 2012

#boom - 2012

Ho deciso che i buoni propositi non li scriverò. Fare una lista non serve a niente, perché molto spesso è proprio ciò che spinge a non realizzare i propri obbiettivi.
Desidero solo che ognuno di voi –chiunque voi siate, comunque voi siate, ovunque voi siate- riesca a ottenere ciò che desidera.
È appena finito un anno che mi ha dato delle soddisfazioni  (due settimane in Inghilterra in vacanza studio, primo viaggio con gli amici da diciottenne, primo anniversario con il mio ragazzo) e tutto questo mi spinge a essere positiva verso il futuro. Non credo nella fine del mondo, non credo che la vita sia una merda, non credo che i peli superflui non possano essere debellati, non credo che al mondo ci siano sono solo persone cattive. Non è ingenuità, è ottimismo.
P.S.: Ho appena riletto il post e la grammatica fa schifo ai cani. Ma perdonatemi, dai! Sto mangiando lenticchie e non sono proprio concentrata!