Ciao Elisabetta Franchi, sono Giulia. Ti scrivo per chiederti un favore: dovresti regalarmi tutti i capi stupenderrimi che vedi qua sotto.
Immagini prese dal Digital Shop ELISABETTA FRANCHI
Porto la 38, per
il cappottino oserei una 40 nel caso mi stesse stretto di spalle, e
39 di scarpe, ma capita che mi stia anche il 38. L'ammontare è di
2098€, ma pensa all'investimento che stai facendo: innanzitutto io
sarei contenta perché avrei qualcosa da mettere per guardarmi allo
specchio e fare le foto da mettere su Twitter e -meglio ancora!-
Instagram nei momenti in cui l'autostima raggiunge livelli indecenti
e poi ti farei un casino di pubblicità, loggiuro.
“Oddio sei una figa pazzesca con
questo abitino color cipria! Lo voglio anch'io!”
“Elisabetta Franchi. Se non lo compri
finirai all'inferno nel girone di quelle con le bretelline del
reggiseno a vista.”
Il girone delle bretelline a vista,
insieme a quello dei collant color carne, è talmente terribile che
Dante non ha avuto il coraggio di entrarci neanche per amor di
cronaca. Sarà una strategia pubblicitaria pazzesca, altro che quelle
modelle bellissime con le gambe lunghissime e con i capelli fluenti
della adv. Ascolta Giulia, Elisabetta, e non te ne pentirai.
Okay, scherzo. Cioè no, non scherzo,
se Elisabetta Franchi volesse gentilmente regalarmi tutto ciò che mi
piace non direi mica di no (sono onesta, eh. Materialista, avida e
onesta.), ma...oddio, leggete tra le righe e provate a comprendere il
concetto che non sono in grado di spiegare verbalmente. Capitemi,
sono scema.
Oggi ho accompagnato i miei a un
giretto di shopping dell'ultimo minuto e, gironzolando qua e là, ho
notato lo stand di Elisabetta Franchi. Ho iniziato a sbavare come un
labrador perché ho trovato gli abitini che mi piacerebbe
indossare nelle occasioni in cui ci si mette in tiro tipo matrimoni,
battesimi, lauree, dottorati, festini pre e post 21 dicembre:
vestitini aderenti rosa cipria, neri, bianchi, gonnelline con le
ruches. Vado matta per tutte queste cose.
Ne ho provato uno, quello rosa cipria
con le ruches (che esiste anche in nero), e devo dire che, dopo aver
capito come infilarlo (caliamo un piumone pietoso, sono proprio
scema), mi sono sentita discretamente...bella.
Avete presente quando
trovate un abito che sembra fatto su misura per voi? Ecco, così.
Evito di pubblicare qua le impietose
foto del vestito abbinato a collant* neri e biker boot** giusto
perché non renderebbero giustizia, ma le potete trovare su twitter
(tatatà pubblicità!) tra i vari sproloqui.
Chiudo qua, vista l'ora tarda, ma ribadisco: Elisabetta, io sono qui e anche se non
scrivo spesso sul blog controllo la mail tutti i giorni più volte al
giorno dal cellulare. La mail è quella lì in alto a sinistra.
Giulia
* Ho imparato che i collant sono da
indossare per ogni uscita del sabato pomeriggio, sia mai che si
trovino delle belle scarpe da provare. Il calzino non si adatta a
determinati eventi casuali.
** Indosso ancora i biker boot comprati
l'anno scorso nonostante siano out che più out non si può perché
non mi piegherò alla tristezza delle babbucce da Briatore,
altrimenti note come slipper. Mio nonno usa ciabatte da casa uguali.