Arrivi, lo vedi e ti piace. Non è la solita pacchianata
fluo o con stampe onomatopeiche di gattini e animali random e, cosa da non
dimenticare, non costa uno sproposito. Collezione basic, a fascia (è estate e
con i vestitini e le canottiere non ti vorrai mettere i reggiseni con le bretelline
che fanno capolino? O peggio ancora, non ti vorrai mettere quegli orrori di top
con il reggiseno che mostra non solo le bretelle, ma pure il triangolino di
congiunzione tra la bretella e la coppa?), tessuto che non prude. Non è neanche
molto imbottito, come piace a te, perché avrai pure le tette piccole, ma il
reggiseno mooolto imbottito, credimi, ti fa sembrare ridicola.
“Lo provo.”
Entri nel camerino, ti incasini con la borsa perché non c’è
uno straccio di sgabello e quindi devi appendere tutto su uno dei due gancetti
(se ci sono i gancetti, eh) e toglierti la maglietta e il reggiseno.
Ecco, l’hai agganciato. Non ci sono vuoti tra il tuo
corpo e la coppa (“NON HO LE TETTE COSì PICCOLEEE! MUAHAHAHUAHAUHA!”), ma poi
controlli la fascia e non stringe. Se non stringe neanche un po’, ma ti va
giusta, non va bene perché nei momenti meno opportuni inizierà a spostarsi e tu dovrai fare le acrobazie
per sistemarlo. Ovviamente sembrerai una scimmia che si gratta e quindi
perderai tutta l’autostima che avevi guadagnato uscendo dall’estetista senza
peli e mettendo il vestito nuovo superfigo.
La storia della mia vita.
(Devo per forza mettere le canottiere con i reggiseni
anche se la canottiera non copre le bretelline del reggiseno. E vi lascio
immaginare il risultato con le canottiere bianche, visto che non ho neanche un
reggiseno bianco, ma solo fantasia. Okay che c’ho diciotto anni e posso osare,
ma non voglio sembrare cretina.)